Il Professor Rigotti premiato a Boston (USA)
/Dove opera il miglior chirurgo plastico al di fuori del territorio degli Stati Uniti?
A Verona e precisamente presso la Clinica San Francesco.
Il suo nome è Gino Rigotti.
Questo è quanto stabilito dalla Società Americana di Chirurgia Plastica ed Estetica(American Society for Aesthetic Plastic Surgery), la quale ha assegnato a Boston (USA) – nell’ottobre 2015- al medico scaligero il premio “Jacques Maliniac” (dal nome del pionere della chirurgia plastica a stelle e strisce). Uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo per un chirurgo plastico.
Questo è quanto stabilito dalla Società Americana di Chirurgia Plastica ed Estetica(American Society for Aesthetic Plastic Surgery), la quale ha assegnato a Boston (USA) – nell’ottobre 2015- al medico scaligero il premio “Jacques Maliniac” (dal nome del pionere della chirurgia plastica a stelle e strisce). Uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo per un chirurgo plastico.
Un elogio ben meritato per il Responsabile della Chirurgia Rigenerativa della struttura veronese, nonchè fondatore e attuale Presidente della Società Internazionale di Chirurgia Plastica Rigenerativa.
Esso è dovuto alla scoperta della ricostruzione del seno in seguito alla mastectomia, senza protesi, solo con il grasso prelevato attraverso la liposuzione. Lo studio risale al periodo in cui dirigeva il reparto di Chirurgia Plastica, Centro Ustioni e Centro Regionale per la ricostruzione mammaria dell’Ospedale Civile di Borgo Trento di Verona.
“Un riconoscimento così capita una volta sola nella vita – commenta il premiato -. E’ un grande traguardo. La ricostruzione del seno con il grasso, anzichè con le tecniche tradizionali, ha molti vantaggi.
La mammella riacquista completamente la sensibilità, resta morbida e una volta ricostruita lo è per sempre, non ha bisogno di modifiche o sostituzioni: il risultato è per tutta la vita”.
“Il tessuto adiposo prelevato mediante aspirazione – prosegue- contiene una grande quantità di cellule staminali uguali a quelle del midollo osseo. L’intuizione è nata dopo un trapianto di grasso in una donna che aveva danni causati dalla radioterapia e cicatrici di un intervento per un tumore al seno. La terapia con il trapianto di tessuto adiposo colmò il deficit sottocutaneo legato alle cicatrici e migliorò anche tutti i danni alla pelle causati dalla radioterapia”. La scoperta del Professor Rigotti risale al 2000, mentre i risultati della sperimentazione (su oltre 1.000 pazienti) sono state oggetto di pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche del settore nel 2007.
Lo studio, condotto congiuntamente con l’Istituto di Anatomia dell’Università di Verona, diretto dal Professor Andrea Sbarbati, consente di rigenerare oltre al seno, piaghe, cicatrici, danni da radioterapia e malformazioni facciali.