IL CONSUMO INCONTROLLATO DI ALCOL NELLE DONNE, PORTA ALL’INFERTILITÀ O ALLA MENOPAUSA PRECOCE.
/In Italia l’alcol rappresenta una problematica che non può essere affatto sottovalutata, da una ricerca realizzata da Eurispes – Enpam è emerso che negli ultimi 10 anni sono stati 435 mila i morti a causa di questa “cattiva abitudine”. Purtroppo si tratta di un allarme sociale che racchiude numerosissime conseguenze, soprattutto per le donne rappresenta uno dei fattori di rischio di infertilità e menopausa precoce. A tal proposito dai dati ISTAT di evince che esiste un incremento, negli ultimi anni, delle consumatrici di alcol fuori pasto, in particolare, nel corso del 2015 la prevalenza è aumentata di 1,2 punti percentuali e l’incremento risulta particolarmente significativo nella classe di età tra i 25 e i 44 anni.
L’organismo femminile, rispetto a quello maschile, è più vulnerabile agli effetti dell’alcol e a tal proposito le linee guida nutrizionali raccomandano che una donna adulta in buona salute non superi un consumo giornaliero di una unità alcolica, (ovvero una quantità di etanolo contenuta in un bicchiere da 125 ml di vino a media gradazione, in una lattina o bottiglia di birra da 330 ml di media gradazione o in un bicchierino da bar di 40 ml di superalcolico). Il corpo di una donna generalmente, presenta una massa corporea inferiore rispetto a quello di un uomo, quindi una minor quantità di acqua corporea e meno efficienza dei meccanismi di metabolizzazione dell’alcol. Questi sono i motivi secondo i quali una donna impiega meno tempo per diventare una potenziale alcolista e sviluppare così le complicanze epatiche, cardiovascolari e psichiatriche correlate all’abuso. Inoltre la donna che beve abitualmente presenta un maggior rischio di sviluppare il tumore della mammella. Ma non è tutto.
“L’abuso di alcol ha un ruolo rilevante e incide negativamente anche sulla fertilità. così scrive il Ministero della Salute – L’abuso di alcol può essere, infatti, responsabile di una minore produzione degli ormoni femminili, determinando un’insufficienza ovarica che si manifesta con irregolarità mestruali (fino alla scomparsa del ciclo), assenza di ovulazione, infertilità e menopausa precoce. Nella donna che assume contraccettivi orali, inoltre, l’alcol ingerito resta in circolo più a lungo. Numerosi studi hanno infine dimostrato che l’alcol determina una riduzione dell’attività osteoblastica (produzione, crescita e mantenimento delle ossa) e della calcemia (quantità di calcio nel sangue), fattori che conducono all’osteoporosi. Inoltre, per le donne in gravidanza va evitato anche un consumo moderato di alcol”. A tal proposito è necessario sottolineare che l’uso di alcol interferisce sui normali processi di sviluppo del feto e può provocare malformazioni e ritardo mentale. A causa di questi effetti le donne in gravidanza che consumano alcol in maniera importante sono a maggior rischio di aborti spontanei e di partorire neonati con sindrome da fato alcolica (FAS – Fetal Alcohol Syndrome).