Vaccino anti Covid-19 per il personale
/Ieri, giovedì 11 febbraio, alla Clinica San Francesco sono stati somministrati i primi vaccini anti Covid-19 al personale. Un momento molto atteso e accolto con grande entusiasmo da tutto il team. Ecco alcuni momenti:
L’Ospedale di Bassano e l’ICOT di Latina in visita alla San Francesco
/La Clinica San Francesco prosegue nel suo ruolo di punto di riferimento italiano per la chirurgia robotica.
Martedì 26 gennaio 2021 i dottori Giovanni Grano – Direttore dell’Unità Operativa Autonoma di Ortopedia e Traumatologia e Centro Regionale Veneto per la Chirurgia Protesica dell’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (VI) – e Agostino Tucciarone – Primario Ortopedico dell’Istituto di Clinica Ortopedica (ICOT) ‘Marco Pasquali’ di Latina – hanno fatto visita in sala operatoria al dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia. Gli ospiti hanno potuto assistere a diversi interventi di protesi con chirurgia ortopedica robotica eseguiti dal dottor Perazzini, considerato il pioniere europeo di tale metodica.
Lo staff ortopedico della Clinica rappresenta il vero apripista continentale e “al di fuori degli Stati Uniti” di questa innovativa procedura, avendola introdotta nel 2011 per la monocompartimentale di ginocchio e nel 2012 per la totale di anca (avendo anche il primato della totale di ginocchio in Italia, introdotta nel 2017) e detenendone la più ampia e longeva casistica. Oggi la Clinica è CORE, Centro di Ortopedia Robotica Europeo (dal 2013) e Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica per la Regione Veneto (dal maggio 2019).
La Clinica San Francesco ospita l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna
/La Clinica San Francesco si riconferma il centro di riferimento in Italia per la chirurgia robotica.
Tra la fine dello scorso mese di novembre e l’inizio del corrente mese la struttura veronese ha ospitato ben quattro chirurghi provenienti dal Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna per diverse sessioni di training.
Rispettivamente martedì 24 novembre 2020 i dottori Andrea Colombelli e Federico Polidoro, e venerdì 4 dicembre 2020 i dottori Giovanni Guerra e Stefano Raimondi, specialisti nella chirurgia ortopedica, hanno assistito a due interventi, uno di protesica d’anca e uno di ginocchio, eseguiti dal dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, considerato il pioniere europeo di tale metodica. Tutti gli ‘ospiti’ si sono dimostrati entusiasti delle sessioni e dei risultati ottenuti. La Clinica San Francesco – riconosciuta nel 2013 come primo Centro di Addestramento in Europa da parte della Mako Surgical di Fort Lauderdale in Florida https://www.clinicasanfrancesco.it/wp-content/uploads/2018/09/primo-Centro-Ufficiale-in-Europa-di-Addestramento.pdf – è stata la prima struttura in Europa (e seconda dopo gli USA) ad aver eseguito, nel 2011, l’intervento di protesi parziale di ginocchio con il sistema robotico. Un primato europeo (ed extra USA) che ha mantenuto anche per la protesi totale d’anca (2012) e (in Italia) per la totale di ginocchio (2017).
Oggi la Clinica è CORE, Centro di Ortopedia Robotica Europeo (dal 2013) e Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica per la Regione Veneto (dal maggio 2019).
Mako System Certification Surgical Training Program Verona 1-2 dicembre 2020
/Nonostante il complicato momento dovuto alla pandemia Covid19, il 2020 si conclude con la Clinica San Francesco di Verona ancora protagonista nell’addestramento di chirurgia robotica.
I dottori Piergiuseppe Perazzini (Direttore) e Paolo Sembenini, dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia hanno preso parte in qualità di relatori e componenti del corpo docente al “Mako System Certification Surgical Training Program – Mako Total Knee & Partial Knee & Total Hip applications”, il corso di certificazione dei chirurghi ortopedici in tema di robotica svoltosi all’ICLO Teaching and Research Center di Verona martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2020.
La due giorni di training condotta dall’équipe della San Francesco rappresenta ormai un periodico punto fisso di riferimento nel panorama ortopedico nazionale, rivolto ai chirurghi provenienti da tutta Italia, desiderosi di apprendere la procedura robotica. Lo staff del dottor Perazzini rappresenta il vero apripista europeo e “al di fuori degli Stati Uniti” della chirurgia protesica robotica, avendola introdotta nel 2011 per la monocompartimentale di ginocchio e nel 2012 per la totale di anca (oltre ad essere stato il primo in Italia per la totale di ginocchio nel 2017), e detenendone anche la più ampia e longeva casistica.
WEBINAR “APPROFONDIMENTI IN CHIRURGIA ROBOTICA” 30 novembre 2020
/Nonostante il periodo complicato dovuto alla pandemia da Covid19 non si ferma la attività di educational training della Clinica San Francesco.
Lunedì 30 novembre 2020 il dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, ha tenuto in qualità di docente il corso webinar “Approfondimenti in chirurgia robotica”, organizzato dall’azienda americana Stryker e rivolto a: medici di Medicina Generale (Medici di base), Medicina fisica e riabilitativa, Medicina dello sport, Chirurgia generale, Ortopedia e traumatologia, Fisioterapia, Infermieri, Tecnici ortopedici.
Grazie alla sua cospicua esperienza, il dottor Perazzini è il pioniere europeo della chirurgia robotica ortopedica, essendo stato il primo nel Vecchio Continente (e secondo al mondo dopo gli Stati Uniti) ad aver eseguito un intervento di protesi parziale di ginocchio robotizzata (2011) e totale di anca robotizzata (2012). Detiene inoltre il primato italiano per quanto riguarda la totale di ginocchio robotizzata, eseguita per la prima volta nel 2017. Lo staff ortopedico della Clinica rappresenta il vero apripista continentale e “al di fuori degli Stati Uniti” di questa innovativa procedura ed oggi la struttura è CORE, Centro di Ortopedia Robotica Europeo (dal 2013) e Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica per la Regione Veneto (dal maggio 2019).
Il dottor Perazzini trainer dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo
/La Clinica San Francesco polo di attrazione inesauribile per il training in chirurgia robotica ortopedica.
Venerdì 27 novembre 2020 il dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, ha ospitato in sala operatoria in qualità di “addestratore” il chirurgo ortopedico Francesco Verde, Responsabile dell’Unità Funzionale di Chirurgia Protesica di Anca e Ginocchio dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, e il suo assistente il dottor Alessio Biazzo per assistere all’utilizzo del robot Mako durante un intervento di chirurgia protesica.
Lo staff ortopedico della Clinica rappresenta il vero apripista continentale e “al di fuori degli Stati Uniti” di questa innovativa procedura, avendola introdotta nel 2011 per la monocompartimentale di ginocchio e nel 2012 per la totale di anca (avendo anche il primato della totale di ginocchio in Italia, introdotta nel 2017) e detenendone la più ampia e longeva casistica. Oggi la Clinica è CORE, Centro di Ortopedia Robotica Europeo (dal 2013) e Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica per la Regione Veneto (dal maggio 2019).
«E’ stata una mattinata molto stimolante e fattiva – spiega il dottor Verde -. Devo dire che l’utilizzo del sistema robotico è estremamente interessante. Grazie al dottor Perazzini ne abbiamo colto gli enormi vantaggi».
COVID 19. Tampone, test antigenico e sierologico: quali sono le differenze?
/Con la seconda ondata epidemica ancora più stringente è la necessità di contenere il contagio e la diffusione del virus. È essenziale, oltre all’uso di mascherine e il distanziamento sociale, la rapidità di diagnosi nei soggetti con sospetto clinico e/o sintomatici e dei contatti diretti, così da controllare il focolaio limitando la diffusione del virus adottando la quarantena e l’isolamento.
Come si effettua una diagnosi? Attraverso dei test. Ad oggi esistono due diverse classi di test:
- per diagnosticare la presenza del virus SARS-CoV-2 con metodica molecolare o antigenica
- per determinare la presenza degli anticorpi prodotti dall’organismo umano contro di esso.
Il test molecolare, il “tampone per eccellenza” è l’esame diagnostico di riferimento per questa malattia. Si esegue attraverso tampone oro-nasofaringeo e rileva la presenza del componente del SARS-CoV-2 che ne permette la riproduzione. È molto affidabile ma richiede un laboratorio attrezzato e diverse ore per il suo completamento.
Il test antigenico, il cosiddetto “tampone rapido”, individua un componente cruciale della superficie del virus, ha una sensibilità di poco inferiore al test molecolare, viene prelevato dalle narici, fornisce il risultato in 15 minuti sul luogo del prelievo mediante un kit a lettura visiva diretta di facile esecuzione e interpretazione (la cosiddetta “saponetta”, simile a un test di gravidanza), che può anche essere autosomministrato.
I test sierologici invece non determinano la presenza del virus, quindi la condizione di infezione o di malattia in atto, ma l’avvenuto contatto del soggetto con il virus, manifestato dalla produzione di anticorpi anti SARS-CoV-2. Perciò il test deve essere necessariamente interpretato da personale esperto sia in termini qualitativi che quantitativi alla luce della attuale condizione clinica del soggetto.
Esistono due tipi di test sierologici:
- il rapido (o qualitativo), il cosiddetto “pungidito”, che attraverso l’esame di una sola goccia di sangue stabilisce la presenza o meno degli anticorpi anti SARS-CoV-2;
- il classico ottenuto mediante un normale prelievo di sangue venoso per dosare anche la quantità delle diverse categorie di anticorpi che determinano la risposta immunitaria.
Sono recentemente comparsi anche test che utilizzano la saliva, più facile da prelevare. Sono i cosiddetti test salivari nelle varianti molecolare e antigenica da laboratorio, ai quali si è recentemente aggiunto un test antigenico rapido a saponetta, che sembra tuttavia di inferiore affidabilità rispetto ai precedenti.
In conclusione, per ora lo standard rimane il tampone molecolare ma la ricerca continua senza sosta, nuove sperimentazioni sono in partenza ed in corsa e le cose potrebbero presto cambiare.
Webinar “Depressione o demenza? Questo è il dilemma” 7 novembre 2020
/Uno dei dubbi diagnostici che ricorre con maggior frequenza può essere: il paziente che abbiamo di fronte è depresso o soffre di una demenza? Come distinguere i due quadri clinici e come trattarli?
Su questo importante tema si è incentrato il webinar “Depressione o demenza? Questo è il dilemma – interrogativi diagnostici e terapeutici” tenutosi lo scorso 7 novembre 2020 e valevole come corso ECM in modalità FAD (Formazione a distanza). Il corso, rivolto a medici in geriatria e generali, neurologi, psichiatri, psicoterapeuti e psicologi ha visto la partecipazione come membro del corpo docente (faculty) del dottor Claudio Vampini, Responsabile del Servizio di Psichiatria e Psicogeriatria della Clinica San Francesco, affiancato dai dott.ri Orazio Zanetti (Direttore dell’Unità Operativa di Alzheimer dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia) e la dott.ssa Antonella Stella (Psichiatra e psicoterapeuta e direttrice dello Studio medico Specialistico e di Psicoterapia “CostruttivaMente” di Padova).
Il saper distinguere fra un quadro clinico e l’altro ha una profonda e rilevante ricaduta sul piano terapeutico e prognostico ed il tema è stato affrontato nel corso dell’evento, in particolare il dottor Vampini ha trattato l’argomento del “trattamento farmacologico della depressione nella demenza”. Il dottor Vampini, specialista in Psichiatria con training in Psicofarmacologia e Psicogeriatria dirige il Servizio di Psichiatria e Psicogeriatria dal 1° luglio 2017. Sotto il profilo psichiatrico l’attività ambulatoriale si rivolge in particolare alle persone che soffrono di disturbi depressivi di vario tipo ed origine, disturbi bipolari (instabilità dell’umore, fasi depressive alternate ad eccitamento) e disturbi d’ansia (disturbo da attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo d’ansia generalizzata, fobia sociale). Sotto l’aspetto invece psicogeriatrico l’attività si rivolge alle persone anziane che presentano quadri clinici insorti in età giovanile ed eventualmente modificatisi con l’invecchiamento, oppure esorditi nella vecchiaia (malattia di Alzheimer, demenza vascolare, demenza fronto-temporale).
Maggiori dettagli sull’attività del Servizio al seguente link
https://www.clinicasanfrancesco.it/servizio-di-psichiatria-e-psicogeriatria/
Webinar DEPRESSIONE O DEMENZA – QUESTO E’ IL DILEMMA 7 novembre 2020
La Clinica San Francesco raggiunge le 1000 protesi d’anca con chirurgia robotica
/La Clinica San Francesco consolida il proprio primato nell’ambito della chirurgia robotica.
Nello scorso mese di ottobre lo staff diretto dal dottor Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, ha difatti raggiunto il numero di 1000 interventi di protesi d’anca realizzati con la procedura robotizzata. Il dottor Perazzini è il pioniere europeo di tale metodica, avendola introdotta per primo nel Vecchio Continente (e secondo al mondo dopo gli Stati Uniti) nel dicembre 2012 e a data attuale in Italia è colui che detiene il più alto numero di interventi di protesi d’anca (oltre che di ginocchio) con il robot Mako.
L’innovativa metodica, introdotta negli USA, era stata appresa ed acquisita dal dott. Perazzini presso il Centro di Chirurgia Robotica dell’azienda Mako di Fort Lauderdale e la clinica ortopedica diretta dal Dott. Jon Dounchis a Naples, entrambe in Florida. La tecnica riduce al minimo il margine di errore nel posizionamento della protesi, principale causa di instabilità e di lussazioni, con frequente necessità di reintervento. Ciò consente di raggiungere un’elevata precisione chirurgica, permettendo così un corretto funzionamento biomeccanico dell’impianto. La competenza e la lunga esperienza del dottor Perazzini lo hanno fatto diventare il massimo esperto del settore a cui i colleghi italiani ed europei si rivolgono per apprendere nel dettaglio la procedura robotica attraverso laboratori tecnici, live surgery e lezioni frontali.
Una nomea che ha permesso alla Clinica di divenire nel 2013 CORE (Centro di Ortopedia Robotica Europeo) e nel 2019 “Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica” della Regione Veneto.
La clinica
- Sede Legale
- Via Monte Ortigara, 21/B 37127 Verona
Tel. 045 900 90 90 - Fax 045 8301919 - Centro Diagnostico
- Corso Venezia 123 37131 Verona
Tel. 045 900 90 90 - Fax 045 8395470 - Uffici Amministrativi
- Via Santini, 9 37127 Verona
- Direttore Sanitario
- Dr. Jacob Pinackatt